SERGIO WILLIAMS
Sergio Williams è nato nel 1946 a Ischia, un’isola nella baia di Napoli; cosmopolita (parla 3 lingue, inglese, italiano e spagnolo), Williams è un autodidatta ed è attivo sulla scena artistica da molti anni. Dipinge usando principalmente acrilico o oli, ma non disdegna la matita o gli acquerelli su carta. Negli anni Ottanta e negli anni Novanta l’artista aveva chiamato le sue opere “fantascapes” poiché i paesaggi che descriveva erano mondi impossibili, o visioni di altre dimensioni. All’inizio di questo secolo la ricerca di Williams si è focalizzata su due tematiche: le foreste blu e i deserti ( Williams ha vissuto in un paese del Nord Africa e ha spesso viaggiato nel Sahara). Ultimamente Williams ha concentrato la sua ricerca sulla luce e l’oscurità e i sottili e labili confini che esistono tra di loro. Vive e lavora a Napoli. Ha partecipato a collettive in tutta Italia e all’estero sin dal 1980, ad esempio nel 1987 ha esposto in Finlandia nella mostra ‘’Surrealismo’’nel Retretti Art Centre. Ha partecipato inoltre a numerose fiere d’arte nazionali ed internazionali (Bologna, Bari, Padova, Vicenza, Barcellona, Gent). Varie le sue personali, nel 1997 è stato invitato alla Biennale di “Figurazione Fantastica e Meravigliosa’’ nel Castello Conti Guidi nel Comune di Poppi (Arezzo). Una sua opera è esposta nel Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del Novecento Bargellini ( Pieve di Cento, Ferrara). E’ stato inserito nel 2009 nel prestigioso volume a cura del critico Giorgio Di Genova ”Storia dell’Arte Italiana del ‘900. Generazione Anni Quaranta”. Recentemente è stato inserito nell’Archivio Internazionale d’Arte Fantastica ”Lexicon-Surreal” con sede a Vienna nel Museo D’Arte Fantastica. Nell’estate del 2016 l’ artista ha partecipato a una collettiva tenutasi in un prestigioso resort di Arzachena, nella Costa Smeralda, dal titolo “Frammenti di un discorso estetico” assieme ad artisti del calibro di Warhol, Guttuso e Kostabi. Hanno scritto del suo lavoro: Giorgio di Genova ( storico dell’ arte), Michele Loffredo (direttore dell’ Archivio Vasari di Arezzo), Vitaliano Corbi ( giornalista e critico), Matteo d’ Ambrosio ( critico e semiologo), Antonio Filippetti (critico e direttore della rivista “Arte e Carte”), Antonio Grieco ( critico militante), Tiziana Tricarico (giornalista de “Il Mattino”) e altri.
Sergio Williams è nato nel 1946 a Ischia, un’isola nella baia di Napoli; cosmopolita (parla 3 lingue, inglese, italiano e spagnolo), Williams è un autodidatta ed è attivo sulla scena artistica da molti anni. Dipinge usando principalmente acrilico o oli, ma non disdegna la matita o gli acquerelli su carta. Negli anni Ottanta e negli anni Novanta l’artista aveva chiamato le sue opere “fantascapes” poiché i paesaggi che descriveva erano mondi impossibili, o visioni di altre dimensioni. All’inizio di questo secolo la ricerca di Williams si è focalizzata su due tematiche: le foreste blu e i deserti ( Williams ha vissuto in un paese del Nord Africa e ha spesso viaggiato nel Sahara). Ultimamente Williams ha concentrato la sua ricerca sulla luce e l’oscurità e i sottili e labili confini che esistono tra di loro. Vive e lavora a Napoli. Ha partecipato a collettive in tutta Italia e all’estero sin dal 1980, ad esempio nel 1987 ha esposto in Finlandia nella mostra ‘’Surrealismo’’nel Retretti Art Centre. Ha partecipato inoltre a numerose fiere d’arte nazionali ed internazionali (Bologna, Bari, Padova, Vicenza, Barcellona, Gent). Varie le sue personali, nel 1997 è stato invitato alla Biennale di “Figurazione Fantastica e Meravigliosa’’ nel Castello Conti Guidi nel Comune di Poppi (Arezzo). Una sua opera è esposta nel Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del Novecento Bargellini ( Pieve di Cento, Ferrara). E’ stato inserito nel 2009 nel prestigioso volume a cura del critico Giorgio Di Genova ”Storia dell’Arte Italiana del ‘900. Generazione Anni Quaranta”. Recentemente è stato inserito nell’Archivio Internazionale d’Arte Fantastica ”Lexicon-Surreal” con sede a Vienna nel Museo D’Arte Fantastica. Nell’estate del 2016 l’ artista ha partecipato a una collettiva tenutasi in un prestigioso resort di Arzachena, nella Costa Smeralda, dal titolo “Frammenti di un discorso estetico” assieme ad artisti del calibro di Warhol, Guttuso e Kostabi. Hanno scritto del suo lavoro: Giorgio di Genova ( storico dell’ arte), Michele Loffredo (direttore dell’ Archivio Vasari di Arezzo), Vitaliano Corbi ( giornalista e critico), Matteo d’ Ambrosio ( critico e semiologo), Antonio Filippetti (critico e direttore della rivista “Arte e Carte”), Antonio Grieco ( critico militante), Tiziana Tricarico (giornalista de “Il Mattino”) e altri.