Maria Cristina Pacelli

Maria Cristina Pacelli nasce a Viareggio (Lucca) nel 1954. Avvia la propria formazione artistica a Bologna, dove tuttora vive e lavora. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Bologna sotto la guida degli artisti Ugo Guidi, Mario Nanni e Adriano Avanzolini. Negli anni seguenti continua a dipingere e frequenta i corsi della “Scuola libera del Nudo” presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1999 compie una scelta decisiva riguardo la scultura e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla scuola degli scultori Franco Mauro Franchi e Emanuele Giannetti. Nel corso degli studi accademici partecipa a vari concorsi finalizzati alla collocazione di opere scultoree all’Ospedale Rizzoli di Bologna e all’Ospedale di Lago Santo (Ferrara). Nel 2005 si diploma presso la cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, tenuta dallo scultore Nicola Zamboni, con una tesi finale dedicata all’analisi del linguaggio espressivo in scultura in rapporto alla psicologia del profondo. In particolare approfondisce lo studio delle analogie tra il linguaggio archetipico dell’arte del XX secolo e i concetti di “archetipo” e di “inconscio collettivo”, teorizzati dallo psicologo Carl Gustav Jung, e si sofferma sull’opera di Henry Moore, da cui ricava suggestioni e spunti. Nel 2004 vince il concorso indetto dall’azienda USL di Ferrara sul tema “Rinascita” per la realizzazione di un’opera scultorea in bronzo, che porta a termine sotto la guida dello scultore Emanuele Giannetti nel corso del 2006. La scultura dal titolo “La Rinascita”, in bronzo e travertino, viene installata nel luglio del 2007 presso il giardino dell’ospedale Mazzolani – Vandini di Argenta (Ferrara). Nel mese di settembre del 2006 presenta una personale organizzata dal Comune di San Lazzaro di Savena (Bologna) nel cortile interno del palazzo comunale e nel mese di aprile 2007 partecipa ad una esposizione collettiva organizzata dal medesimo comune nella “Sala di Città”. Seguono dal 2008 ad oggi ulteriori occasioni espositive, che registrano una crescente attenzione da parte del pubblico e della critica. Lavora con grande spontaneità vari materiali nella determinazione di “dare forma” alla materia, usando come pretesto le geometrie del corpo e della natura, alla ricerca di una comunicazione densa d’immaginazione, emozioni, sensi e intelligenza; ne deriva un linguaggio in continua sperimentazione attraverso cui le complesse realtà interiori, celate nel profondo, sgorgano trovando forma, per entrare a far parte del mondo esterno e assumere così vita propria.

Maria Cristina Pacelli nasce a Viareggio (Lucca) nel 1954.
Avvia la propria formazione artistica a Bologna, dove tuttora vive e lavora. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Bologna sotto la guida degli artisti Ugo Guidi, Mario Nanni e Adriano Avanzolini. Negli anni seguenti continua a dipingere e frequenta i corsi della “Scuola libera del Nudo” presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 1999 compie una scelta decisiva riguardo la scultura e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla scuola degli scultori Franco Mauro Franchi e Emanuele Giannetti. Nel corso degli studi accademici partecipa a vari concorsi finalizzati alla collocazione di opere scultoree all’Ospedale Rizzoli di Bologna e all’Ospedale di Lago Santo (Ferrara).
Nel 2005 si diploma presso la cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, tenuta dallo scultore Nicola Zamboni, con una tesi finale dedicata all’analisi del linguaggio espressivo in scultura in rapporto alla psicologia del profondo. In particolare approfondisce lo studio delle analogie tra il linguaggio archetipico dell’arte del XX secolo e i concetti di “archetipo” e di “inconscio collettivo”, teorizzati dallo psicologo Carl Gustav Jung, e si sofferma sull’opera di Henry Moore, da cui ricava suggestioni e spunti.
Nel 2004 vince il concorso indetto dall’azienda USL di Ferrara sul tema “Rinascita” per la realizzazione di un’opera scultorea in bronzo, che porta a termine sotto la guida dello scultore Emanuele Giannetti nel corso del 2006. La scultura dal titolo “La Rinascita”, in bronzo e travertino, viene installata nel luglio del 2007 presso il giardino dell’ospedale Mazzolani – Vandini di Argenta (Ferrara).
Nel mese di settembre del 2006 presenta una personale organizzata dal Comune di San Lazzaro di Savena (Bologna) nel cortile interno del palazzo comunale e nel mese di aprile 2007 partecipa ad una esposizione collettiva organizzata dal medesimo comune nella “Sala di Città”. Seguono dal 2008 ad oggi ulteriori occasioni espositive, che registrano una crescente attenzione da parte del pubblico e della critica.
Lavora con grande spontaneità vari materiali nella determinazione di “dare forma” alla materia, usando come pretesto le geometrie del corpo e della natura, alla ricerca di una comunicazione densa d’immaginazione, emozioni, sensi e intelligenza; ne deriva un linguaggio in continua sperimentazione attraverso cui le complesse realtà interiori, celate nel profondo, sgorgano trovando forma, per entrare a far parte del mondo esterno e assumere così vita propria.

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