Gli animali hanno sempre fatto parte della vita dell’uomo e proprio per questa loro straordinaria presenza sono stati partecipi fin da subito dell’iconografia della storia dell’arte: la loro rappresentazione ha tradotto l’esigenza dell’uomo di raffigurare ciò che lo circonda. Che avessero una funzione decorativa, propiziatoria o legata ad un ideale di potenza, sono stati investiti fin da subito da significati che nel corso del tempo hanno attraversato differenti modalità espressive: da una valenza artistica di natura magica o religiosa, che ritroviamo sino al Medioevo, con il passare dei secoli e con i cambiamenti sociali le finalità rappresentative si trasformano e nel Rinascimento subentra definitivamente una visione laica, in cui gli animali vengono raffigurati semplicemente nel loro ambiente naturale. La simbologia legata agli animali nell’arte contemporanea, infine, risente dell’atteggiamento, molto più libero rispetto al passato, degli artisti di fronte alla natura: già dalla metà del secolo scorso a tutt’oggi, gli animali sono al centro di opere e artefatti di varia natura e forma; sono entrati “vivi” in eventi artistici che hanno segnato un’epoca per radicalità e forza rivoluzionaria, oppure vi sono entrati imbalsamati, quali veri e propri nuovi materiali per esprimere un pensiero. Nulla di così radicale tuttavia verrà proposto in questa rassegna, dai toni vivaci ed accattivanti, che presenta una serie di artisti che hanno voluto far entrare il regno animale nella loro produzione, fornendoci ognuno una chiave di lettura diversa della dimensione allegorica in cui i nostri compagni di quotidianità sono calati. Dunque, che siano opere uniche o di grafica, pannelli lignei o tele, i protagonisti indiscussi restano loro: dal gatto al leone, dalla colomba al rapace, il mondo animale si presenta qui quale esso è in tutta la sua poliedricità, sempre fedele a se stesso e alla propria natura, ma anche sempre in grado di aprirci nuove prospettive. Francesca Gualandi