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Mara Guerrini
Dalla luce alla materia 2-30 marzo
“Mara Guerrini procede in questo suo fare, con serena fermezza, formulando ogni volta, una sempre più ardita domanda alla pittura, sfidando le infinite capacità di trasformazione degli elementi mutanti che l’artista compone…in perenne stato di specchiante riflessione, ora apparenti, ora nascosti…tra bagliori e lucori, brine, fatte di estenui grigi che lambiscono la carta fino ad illuminarla senza toccarla, come se la luce vivesse dell’assedio delle ombre. Questi dipinti sono figurazioni di surrogate realtà, non sono copie. Sono invece trasfigurazioni della “verità” visiva colte nel tempo, nel suo incessante movimento, della vita stessa fatta di realtà apparenti che si succedono…Mara Guerrini conosce tutti i segreti dell’alchimista, le tavole smeraldine, le terre colorate che abilmente trasporta con acque limpide disposte ad ogni apparente colorazione, almeno per un tratto di tempo, quel tratto di tempo che serve a compiere ogni simulazione, ogni trasmutazione, ogni trasfigurazione”.
(Giovanni Pintori, “Mara Guerrini. L’opera pittorica e plastica. 2000 – 2002”, catalogo, 2003).
“Così Mara Guerrini dà vita all’opera plastica, sculture ed oggetti carichi della forza degli elementi naturali che li compongono e della magia esclusiva dell’arte custodita nelle mani dell’artista. La sua opera è basata sull’esaltazione della spontaneità, ma ottenuta attraverso un’eccezionale padronanza della tecnica. Mara Guerrini lavora a mani nude, senza l’ausilio del tornio e di alcuno strumento, per giungere ad un’espressione libera, autentica e sincera. È una lavorazione manuale lenta, accurata, rispettosa dei tempi della terra, che trabocca di energia e vitalità. Le argille scelte sono di diverso colore, così come si trovano in natura oppure colorate con gli ossidi di ferro, rame, cobalto e manganese, per dare vita a tonalità e sfumature diverse… L’essenza della materia non viene mai sconvolta, ma anzi esaltata”.
(Michela Romagnoli, “Mara Guerrini, tracce d’acqua e d’argilla. Opere: acquerelli e sculture”, catalogo MAGI, Museo d’Arte delle generazioni italiane del ‘900, 2006)
“Mara Guerrini procede in questo suo fare, con serena fermezza, formulando ogni volta, una sempre più ardita domanda alla pittura, sfidando le infinite capacità di trasformazione degli elementi mutanti che l’artista compone…in perenne stato di specchiante riflessione, ora apparenti, ora nascosti…tra bagliori e lucori, brine, fatte di estenui grigi che lambiscono la carta fino ad illuminarla senza toccarla, come se la luce vivesse dell’assedio delle ombre. Questi dipinti sono figurazioni di surrogate realtà, non sono copie. Sono invece trasfigurazioni della “verità” visiva colte nel tempo, nel suo incessante movimento, della vita stessa fatta di realtà apparenti che si succedono…Mara Guerrini conosce tutti i segreti dell’alchimista, le tavole smeraldine, le terre colorate che abilmente trasporta con acque limpide disposte ad ogni apparente colorazione, almeno per un tratto di tempo, quel tratto di tempo che serve a compiere ogni simulazione, ogni trasmutazione, ogni trasfigurazione”.
(Giovanni Pintori, “Mara Guerrini. L’opera pittorica e plastica. 2000 – 2002”, catalogo, 2003).
“Così Mara Guerrini dà vita all’opera plastica, sculture ed oggetti carichi della forza degli elementi naturali che li compongono e della magia esclusiva dell’arte custodita nelle mani dell’artista. La sua opera è basata sull’esaltazione della spontaneità, ma ottenuta attraverso un’eccezionale padronanza della tecnica. Mara Guerrini lavora a mani nude, senza l’ausilio del tornio e di alcuno strumento, per giungere ad un’espressione libera, autentica e sincera. È una lavorazione manuale lenta, accurata, rispettosa dei tempi della terra, che trabocca di energia e vitalità. Le argille scelte sono di diverso colore, così come si trovano in natura oppure colorate con gli ossidi di ferro, rame, cobalto e manganese, per dare vita a tonalità e sfumature diverse… L’essenza della materia non viene mai sconvolta, ma anzi esaltata”.
(Michela Romagnoli, “Mara Guerrini, tracce d’acqua e d’argilla. Opere: acquerelli e sculture”, catalogo MAGI, Museo d’Arte delle generazioni italiane del ‘900, 2006).